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Definizione di codice genetico
Nel 1957, Francis Crick, uno degli scienziati che prese parte alla scoperta del DNA, affermò che il flusso di informazioni nella cellula è unidirezionale e viaggia dal DNA alla proteina. Questa affermazione è il dogma centrale della biologia. Più nel dettaglio, il DNA contiene l'informazione genetica di un organismo che determina ad esempio come l'organismo appare e come si comporta. Per ricavare queste istruzioni, l'organismo deve leggere il DNA e lo fa attraverso una sorta di "copia di lavoro", l'RNA, che contiene soltanto la parte di informazioni che servono al momento. Infine, l'RNA raggruppa gli amminoacidi necessari e avvia la sintesi delle proteine aventi la funzione richiesta.
Possiamo pensare al DNA come a un libro di ricette. All'interno del libro, scegliamo la ricetta che ci interessa e ne facciamo una copia (RNA) per poterla mettere in pratica in cucina. Sulla ricetta sono annotati gli ingredienti (amminoacidi) che dosiamo e utilizziamo seguendo le istruzioni per produrre il piatto (proteina).
Detto ciò, non ci resta che capire come la cellula sia in grado di leggere l'RNA e trasformarlo in proteine. Questo quesito fu un vero e proprio grattacapo per gli scienziati, poiché gli amminoacidi (i mattoni delle proteine) sono 20, mentre i nucleotidi (i mattoni del DNA e dell'RNA) sono quattro. Se esistessero 20 nucleotidi, la risposta sarebbe che ogni nucleotide corrisponde a un amminoacido. Purtroppo, le cose non sono così semplici!
Tornando alla nostra ricetta, riusciamo a decifrare gli ingredienti necessari grazie all'alfabeto e ai caratteri numerici. Ad esempio, l'ingrediente "3 uova" contiene un carattere numerico (3) e quattro lettere (U, O, V, A) che in combinazione ci restituiscono una parola il cui significato è a noi ben noto. Se la ricetta fosse invece scritta in una lingua a noi sconosciuta, non la potremmo interpretare. Ammesso che non conosciamo il russo, che significato ha per noi l'ingrediente "3 яйца"?
Il codice genetico è il modo in cui l'informazione è contenuta nel materiale genetico dei viventi. In particolare, è un insieme di combinazioni di nucleotidi, ognuna delle quali corrisponde a un determinato amminoacido.
Triplette del codice genetico
Dopo anni di studi ed esperimenti, gli scienziati sono riusciti a decodificare il codice genetico: tre nucleotidi (tripletta) in sequenza corrispondono a un preciso amminoacido.
Il codone è una sequenza di tre nucleotidi che codifica per un determinato amminoacido.
Giusto per ripassare, il DNA è formato dai nucleotidi adenina (A) guanina (G) citosina (C) e timina (T), mentre l'RNA è formato dai nucleotidi adenina (A) guanina (G) citosina (C) e uracile (U).
Tabella del codice genetico
Dopo aver scoperto i codoni, gli scienziati si sono messi a fare altri esperimenti per collegare tutte le possibili combinazioni dei 4 nucleotidi (64 combinazioni) ai 20 amminoacidi esistenti. Di seguito puoi trovare una tabella che riassume il risultato di questi studi. Dalla tabella possiamo notare che molti amminoacidi corrispondono a più di un codone; ad esempio, i codoni UAU e UAC codificano entrambi per l'amminoacido tirosina. Inoltre, ci sono alcune sequenze che non codificano per un amminoacido, bensì sono segnali di arresto, ovvero entrano in gioco al completamento della proteina per indicare la conclusione della sintesi proteica.
Codice genetico degenerato e ridondante
Il codice genetico è definito ridondante per il fatto che, come possiamo vedere nella tabella qui sopra, sequenze diverse codificano per uno stesso amminoacido. Generalmente, la differenza tra le combinazioni che codificano per lo stesso amminoacido è a livello del terzo nucleotide. Prendiamo ad esempio le sequenze GCU, GCC, GCA e GCG: tutte e quattro codificano per l'amminoacido alanina e differiscono tra loro solo per il nucleotide finale. Questa caratteristica è dovuta al fatto che il codice genetico è degenerato, ovvero che le possibili combinazioni di codoni sono ben 64, mentre in natura esistono soltanto 20 amminoacidi. Alcune combinazioni sono quindi dei "doppioni".
Caratteristica del codice genetico: universalità
Il codice genetico ha un'importante caratteristica, ovvero quello di essere universale, perciò identico per tutti gli esseri viventi. In altre parole, la tabella del codice genetico è valida per il nostro DNA così come per il DNA di una pianta o di un batterio: in tutti questi organismi, il codone CUG codifica per l'amminoacido leucina, ad esempio. Questa è un'importante prova del fatto che il codice genetico si è sviluppato all'origine della vita ed è rimasto tale millennio dopo millennio.
Dal DNA alla proteina
Una volta decodificato il codice genetico, possiamo ora esplorare come funziona il meccanismo di produzione delle proteine (sintesi proteica) a partire dalla molecola di DNA. Il processo è composto da due fasi principali: la trascrizione e la traduzione.
Trascrizione
Durante la trascrizione, una molecola di filamento di RNA viene sintetizzata a partire da un modello di DNA.
L'enzima RNA-polimerasi attiva il processo andando a collocarsi nel punto del DNA che deve essere copiato. L'RNA, infatti, non copia il DNA nella sua interezza, ma soltanto la parte che serve in quel momento per creare una o più proteine di cui la cellula ha bisogno. Grazie all'azione dell'RNA-polimerasi, la doppia elica del DNA viene srotolata, i due filamenti di DNA si aprono e avviene l'appaiamento complementare delle basi dei nucleotidi per creare un filamento di RNA corrispondente alla molecola di DNA originale. L'appaiamento avviene sempre in base alle regole seguenti:
adenina (A) si accoppia con timina (T) nel DNA o uracile (U) nell'RNA
guanina (G) si accoppia con citosina (C)
L'RNA che si crea al termine della trascrizione è un tipo particolare di RNA chiamato mRNA o RNA messaggero.
L'RNA messaggero (mRNA) si forma a seguito della trascrizione ed è l'RNA che trasporta le istruzioni per la sintesi delle proteine dal nucleo al ribosoma della cellula.
La trascrizione avviene nel nucleo se la cellula è eucariota oppure nel citoplasma se la cellula è procariota.
Traduzione
Durante la traduzione, l'informazione genetica trasportata dall'mRNA viene utilizzata per effettuare la sintesi proteica.
Si tratta proprio di una traduzione da una lingua, quella degli acidi nucleici, a un'altra, quella degli amminoacidi.
La traduzione avviene nel citoplasma, in particolare nei ribosomi, formati da rRNA o RNA ribosomiale, e con l'aiuto del tRNA o RNA di trasferimento.
Le molecole di RNA ribosomiale (rRNA) sono elementi essenziali che, insieme alle proteine, formano i ribosomi.
Gli RNA di trasferimento o tRNA sono piccole molecole che consentono di tradurre l'mRNA in proteine trasportando gli amminoacidi da aggiungere alla catena polipeptidica in formazione. Ogni molecola di tRNA trasporta soltanto uno specifico amminoacido nel ribosoma e ha in dotazione un anticodone che si accoppia al codone corrispondente sull'mRNA.
La traduzione ha inizio quando il ribosoma si attacca all'mRNA, esponendo il primo codone.
L'anticodone della molecola di tRNA si attacca al corrispondente codone sull'mRNA portando con sé il suo amminoacido.
La catena di mRNA si sposta esponendo il codone successivo.
Il nuovo codone si lega a sua volta al corrispondente anticodone del tRNA con il suo amminoacido.
I primi due amminoacidi sono ora accostati l'uno all'altro e si legano tramite legame peptidico.
L'mRNA scorre nuovamente per esporre il terzo codone e il ciclo si ripete.
Quando la proteina è completa, il codone esposto non corrisponde a nessun amminoacido, bensì rappresenta il segnale di arresto.
La traduzione cessa, il ribosoma si apre, la proteina viene liberata e l'mRNA si scompone.
I poliribosomi sono speciali ribosomi che lavorano in serie uno accanto all'altro e sfruttano lo stesso mRNA per produrre contemporaneamente più copie di una stessa proteina.
Mutazioni del codice genetico
La mutazione del codice genetico è un cambiamento a livello della sequenza di nucleotidi che avviene spontaneamente e casualmente oppure è provocata da agenti quali sostanze chimiche, raggi X e materiali radioattivi.
La mutazione può comportare la scomparsa o l'aggiunta di un nucleotide che comporta un diverso raggruppamento delle triplette e dunque lo spostamento della lettura del codice. Simili mutazioni danno luogo alla creazione di proteine non funzionali.
Un altro tipo di mutazione è detta puntiforme e avviene quando un nucleotide si sostituisce a un altro cambiando soltanto il singolo codone. Se la sequenza mutata codifica per lo stesso amminoacido della sequenza originaria, la mutazione è silente e l'effetto sulla sintesi proteica è nullo. Se invece la nuova sequenza si collega a un amminoacido diverso o a una sequenza di arresto, la proteina risultante può essere "difettosa" e portare a gravi malattie.
La distrofia muscolare di Duchenne deriva da una mutazione puntiforme che ha conseguenze gravi poiché l'organismo non è in grado di sintetizzare la distrofina, una proteina fondamentale per mantenere la struttura dei muscoli.
Codice genetico - Punti chiave
- Il dogma centrale della biologia afferma che il flusso di informazioni nella cellula è unidirezionale e viaggia dal DNA alla proteina.
- Il codice genetico è il modo in cui l'informazione è contenuta nel materiale genetico dei viventi.
- Il codice genetico è un insieme di nucleotidi raggruppati in codoni, ovvero gruppi di tre unità. Esistono 64 codoni diversi e ognuno corrisponde a un determinato amminoacido oppure a una sequenza di arresto.
- Dato che esistono soltanto 20 amminoacidi, alcuni codoni codificano per lo stesso amminoacido (codice genetico ridondante e degenerato).
- Il codice genetico è universale, cioè identico per tutti gli esseri viventi.
- La mutazione del codice genetico è un cambiamento a livello della sequenza di nucleotidi che avviene spontaneamente oppure è provocata da agenti quali sostanze chimiche, raggi X e materiali radioattivi.
References
- Fig. 3 - Il codice genetico (https://commons.wikimedia.org/wiki/File:Codice_genetico.svg), Author: AGeremia, is licensed by CC BY-SA 3.0 (https://creativecommons.org/licenses/by-sa/3.0/deed.en)
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Domande frequenti riguardo Codice genetico
Come è fatto il codice genetico?
Il codice genetico è un insieme di nucleotidi raggruppati in codoni, ovvero gruppi di tre unità. Ogni codone corrisponde a un determinato amminoacido.
Dove si trova il codice genetico?
Il codice genetico si trova nel DNA, situato nel nucleo degli eucarioti e nel nucleolo (regione del citoplasma) dei procarioti.
Chi scoprì il codice genetico?
La scoperta del codice genetico è il risultato del lavoro congiunto o indipendente di numerosi scienziati che si sono succeduti nei decenni del Novecento.
Perché ci sono 64 codoni?
Il codone è una sequenza di tre nucleotidi che codifica per un determinato amminoacido. I nucleotidi sono quattro. Per calcolare il numero di possibili combinazioni di nucleotidi occorre quindi elevare il numero quattro alla potenza di tre: 43 = 64.
A cosa serve il codone?
Il codone è l'alfabeto con cui il DNA comunica con la cellula. Ogni codone corrisponde a un amminoacido e una sequenza di codoni indica alla cellula la sequenza esatta di amminoacidi di cui deve essere composta una determinata proteina per assolvere alla funzione desiderata.
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